Marco Aiello e l’Australia

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Due anni fa trovai un lavoro in un supermercato a Formia. Lo trovammo in due, io e un mio caro amico. Cinquantadue ore di lavoro a settimana, retribuite 40, mille e cento euro al mese per mettere merce sugli scaffali, fingere interesse verso le richieste dei clienti, fare turni massacranti, regalare una settimana di lavoro al mese ai nostri titolari. Ci sembrava una gran ficata. Il mio amico accettò subito e con la prima busta paga corse ad aprire il primo finanziamento della sua vita per comprare un'auto nuova.

Io rifiutai quel lavoro e decisi di diventare un barbiere che mi avrebbe permesso di viaggiare in tutti il mondo. Mi iscrissi nell'Accademia per la quale oggi scrivo questo blog. La mamma del mio amico, incontrando la mia, le disse “Tuo figlio ha sbagliato, rinuncia ad un lavoro sicuro! E' troppo grande per iniziare una nuova carriera”. Mia madre mi disse “Marco, sei un idiota”.

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Sono passati 3 anni. Da due settimane lavoro in Australia, come barbiere, per il brand più importante di tutto il continente. Prima di partire ho terminato l'Accademia e nell'ultima settimana ho guadagnato più di quanto il mio amico guadagna in un mese al supermercato, lavorando però la metà delle ore. La mamma del mio amico, incontrando la mia pochi giorni fa, le ha detto “Che fortuna ha avuto Marco! Fa il lavoro dei suoi sogni e gira il Mondo”. Mia madre ieri mi ha detto “Sei un idiota. Ma sono orgogliosa di te”.