Metto a mollo i piedi nel mare di Wagga Wagga, che mare non è, è un fiume e va bene lo stesso.
Ho tra le mani il KINDLE e sto leggendo uno dei libri che ho scaricato da 4Books, la libreria di riassunti di libri ideata da Marco Montemagno.
Lasciate da parte i libri motivazionali, la mia vera motivazione è il KINDLE che stringo tra le mani: è il frutto del lavoro delle prime settimane a Wagga. Marco Aiello, 24 anni, barbiere italiano emigrato in Australia, per chi non avesse letto la prima puntata.
Dicevo? Ah sì, i piedi nel fiume e il KINDLE. È bella la vita a Wagga: lavoro 35 ore a settimana, alle 4 di pomeriggio ho sempre finito e ho il tempo per andare in palestra, per girare la città, dormire o per mettere i piedi a mollo nel fiume.
Guadagno tanto (più di quanto potessi sognare in Italia a questo punto della mia formazione), ho tante responsabilità in negozio: apro, faccio cassa, faccio le chiusure, soprattutto faccio numeri da paura: 20, 25, 30 tagli al giorno, con un record personale di 38.
Ignazio, il mio capo (italiano) crede in me, mi stimola e io rispondo “presente”. Wagga è il paradiso: città di 50mila abitanti, dove la vita si svolge attorno alle due strade principali e ai due centri commerciali più importanti. In uno dei due c'è la nostra barberia, BIG BARBER DELUXE in Wagga.
Nostra, non mi era mai successo prima di ora di considerare “mio” uno dei negozi nei quali ho lavorato. Questo lo sento già mio e sono passati solo due mesi da quando sono arrivato qui!
Wagga dicevo: per ora ho visto 3 stadi, 21 campi da tennis pubblici (sì, non si paga per giocare), svariati campi da cricket, calcio, calcio a 5, basket. Perchè in Italia è così difficile per una città di 50mila abitanti anche solo avere un parco pubblico non trascurato?
Ci penso mentre leggo un nuovo libro sul mio KINDLE, con i piedi a mollo, nel “mare” di Wagga.
Ci sono grandi novità a breve per il lavoro, un nuovo capitolo che si aprirà. Incrocio le dita e prometto di raccontarvelo nel prossimo articolo.